I Comuni della Paganella
Siamo alle porte della catena centrale delle Dolomiti di Brenta, le cui cime si specchiano nell’azzurro intenso delle acque cristalline del Lago di Molveno. Tutto intorno verdi distese di abeti e boschi di faggio rendono il panorama incantevole.
Molveno bandiera arancioneIl Touring Club ha assegnato nel 2006 a Molveno la Bandiera Arancione, un marchio di qualità che certifica le piccole località dell’entroterra in base a rigorosi parametri non solo turistici, quali patrimonio storico, culturale ed ambientale di pregio, ma anche parametri di qualità, come l’accoglienza al turista.
Non ha una struttura convenzionale, è composto infatti da una serie di masi, distribuiti lungo una superficie piuttosto ampia ai fianchi della statale ss.421 che dalla Rocchetta (imbocco a Mezzolombardo) sale verso Andalo e Molveno collegando la Piana Rotaliana all'Altopiano della Paganella.
La particolare posizione, che lo vede comodamente adagiato su un'ampia distesa verdeggiante e circondato da prati e boschi, Cavedago presenta una spettacolare panoramica che spazia dalla Valle di Non all'Alto Adige.
Scendendo la statale provenendo da Andalo Si trovano i primi edifici di Cavedago a Maso Daldoss a quota 965 m (la parte più alta e direttamente confinante con il territorio del comune di Andalo).
Sfiorando i masi Dalsass, Maset e Tomas,si giunge alla zona che viene normalmente identificata come parte centrale del paese di Cavedago, quella ospitante la chiesa ed il Municipio (862 m), situata tra il Ponte sul Rio Lavesol ed il Maso Canton.
All'uscita di questo piccolo insediamento urbano ci si trova di fronte ad una spianata erbosa denominata Pian Alt (828 m) è questo il limite inferiore del comune di Cavedago, confinante con il Maso di Sedriago limite estremo del sottostante paese di Spormaggiore.
Oggi Cavedago, pur conservando la sua identità rurale, per la sua vicinanza con centri turistici è un centro in continua crescita, dispone di hotel, alberghi e molti appartamenti.
Tracce delle origini di Cavedago meritevoli di attenzione sono le tre arcate dell'antico Ponte sul Rio Lavesol e la chiesa di San Tommaso.
Sorge su un'ampia sella prativa al centro dell'altopiano Dolomiti di Brenta - Paganella, dominata ad ovest dal Piz Galin (m 2442) ed a est dalla Paganella (m 2125). Il suo territorio rientra in parte nell'area protetta del Parco naturale Adamello-Brenta.
Il centro, di origine medioevo, era un tempo caratterizzato dalla suddivisione in tredici masi (Bortolon, Cadìn, Casa Nova, Clamer, Dos, Fovo, Ghezzi, Melchiori, Monech, Pegorar, Perli, Ponte e Toscana). Tale caratteristica è in parte riconoscibile ancora oggi, sebbene i masi si siano quasi interamente ricongiunti a seguito del considerevole sviluppo urbanistico del paese (ad esclusione del Maso Pegorar che rimane ad oggi ancora visibilmente distaccato dal resto del paese, in posizione panoramica).
A partire dalla metà del XX secolo, il paese ha conosciuto un notevole sviluppo turismo, diventando in breve un luogo di villeggiatura di primaria importanza. Gli impianti di risalita della Paganella e le numerose strutture ricettive ne fanno una delle località Trentino più frequentate durante la stagione invernale.